Maggio 1, 2024

Come il digitale sta cambiando il giornalismo

Come il digitale sta cambiando il giornalismo

È inutile negarlo: il mondo digitale sta radicalmente cambiando ogni singolo settore, anche quello del giornalismo. Se un tempo il giornale era solo ed esclusivamente cartaceo, ora la carta sta quasi scomparendo del tutto.

In un vortice di cambiamento simile è ovvio che tutti devono restare al passo per non restare incastrati nelle ultime file per poi perdersi totalmente. Sicuramente lo ha capito anche corriere.it che proprio negli ultimi tempi ha anche dichiarato apertamente la loro nuova strategia digitale. E d’altronde c’era da aspettarselo.

Ma se un grande giornale come il Corriere della Sera ha deciso di puntare sull’informazione digitale, forse è proprio il caso di conoscere un po’ di più su questa nuova rivoluzione.

Corriere.it e la rivoluzione sull’informazione digitale

Al giorno d’oggi bisogna essere flessibili e pronti sempre a tutto perchè il progresso non si ferma e, soprattutto, non aspetta nessuno. Il giornalismo sta radicalmente cambiando e dobbiamo farcene una ragione.

D’altronde quante sono le persone che ancora si alzano al mattino e vanno in edicola ad acquistare un giornale? Poche, e saranno sempre meno.

Gli smartphone e tutti gli altri dispositivi tecnologici permettono di avere tutto a portata di mano. Una semplice parola digitata, un click ed ecco che puoi leggere un’infinita di notizie ed informazioni.

Ecco, quindi, che tantissimi giornali si stanno adattando creando anche la loro versione online. Ma come funziona tutto ciò? E davvero siamo arrivati ad un punto di svolta da dove non si può più tornare indietro? Scopriamolo insieme.

Come sta cambiando il ruolo del giornalista?

Un tempo il giornalista era visto come una persona che doveva essere sempre sul posto a raccogliere tutte le informazioni possibili di un determinato fatto od argomento così da creare un articolo che fosse il più esauriente possibile.

Non era poi così difficile trovare un giornalista con il suo registratore e la sua carta e penna pronto a prendere appunti in ogni momento. In realtà, questo concetto non è del tutto cambiato, ma di certo la sostanza finale è tutta un’altra storia.

Oggi, il giornalista deve tenere conto moltissimo anche dei diversi canali in cui andrà a lanciare le sue notizie. E per canali intendiamo soprattutto quelli digitali come siti internet e social network.

La scrittura cambia, ed anche la modalità spesso viene stravolta con sempre più freelancer che lavorano comodamente anche da casa. In tutto questo ci sono sia vantaggi che svantaggi. Come in tutte le cose del resto.

Il giornalista ormai deve essere interattivo, multitasking e sempre più digitale. Sicuramente chi si ferma al passato e desidera puntare solo sulla carta stampata difficilmente potrà avere successo a lungo.

Come funziona l’informazione digitale?

Il caso di corriere.it è sicuramente un chiaro esempio di come un grande giornale possa cambiare ed evolversi verso una nuova strada tecnologica. Un giornale ormai deve necessariamente avere un suo sito internet. È consigliabile anche una propria applicazione per rendere il tutto ancora più pratico e veloce da gestire e consultare.

Il lettore medio ormai vuole tutto e subito. Desidera trovare le informazioni in maniera immediata senza perdere tempo a fare mille ricerche.

Via libera, poi, agli abbonamenti mensili che permettono di poter leggere tutte le diverse notizie in piena libertà ed autonomia.

Corriere.it, ad esempio, offre la possibilità di poter leggere fino a 20 articoli nell’arco dei 30 giorni. Una volta superati i 20 articoli letti si dovrà necessariamente acquistare un abbonamento che darà libero accesso a tutto il sito senza limitazioni.

Un modo, sicuramente, per recuperare l’introito perso dall’acquisto della versione cartacea giornaliera. Il giornalismo deve necessariamente rinnovarsi. Alla base, ovviamente, deve sempre esserci la qualità del contenuto e, soprattutto, la veridicità delle informazioni date.

Tuttavia però, bisogna ammettere che se non vi è una base di condivisione digitale, purtroppo, è davvero difficile poter andare avanti.