Aprile 29, 2024

Cos’è la frantumazione degli inerti e come viene effettuata

Cos'è la frantumazione degli inerti e come viene effettuata

Chi è titolare di un’impresa edile e non sa quale sia la scelta migliore in fatto di impianti di frantumazione degli inerti (https://www.baioni.it/frantumazione/), questa guida spiegherà la differenza tra impianti di frantumazione fissi e mobili.

Inoltre, verrà anche spiegato quali sono le principali caratteristiche dei diversi tipi di macchine utilizzate a norma di legge.

Cosa sono gli inerti

Gli inerti sono macerie derivanti da lavori di demolizione e costruzione e sono considerati rifiuti speciali.

In quanto tali, devono essere frantumati, raccolti e riciclati per essere trattati in appositi impianti a norma di legge.

La normativa di riferimento è il Decreto Legislativo n. 152/2006 (Norme in materia ambientale), secondo cui lo smaltimento degli inerti è a carico del soggetto che li produce.

Pertanto, se un cliente si affida a una ditta specializzata, è quest’ultima che deve farsi carico dello smaltimento per suo conto.

Questa scelta è stata fatta in considerazione dell’impatto significativo di queste operazioni sull’ambiente.

Il termine “inerte” indica nient’altro che materiali deteriorati e non soggetti a cambiamenti biologici, fisici o chimici, come intonaco, calcinacci, sabbia, mattoni, cemento e qualsiasi altro sottoprodotto delle attività di costruzione che non è biodegradabile.

Possono essere impiegati per altri scopi, pur rimanendo nello stesso settore. Ciò significa che i “nuovi” materiali ricavati da quelli vecchi, che prima venivano semplicemente buttati e inquinavano l’ambiente, possono essere utilizzati in edifici non ancora costruiti.

Lo smaltimento improprio di questi rifiuti è un reato e può comportare multe salate.

Gli impianti di frantumazione fissi

Gli impianti di frantumazione fissi trattano grandi volumi di rifiuti edili ed è nota come “frantumazione primaria”.

Ne esistono di diversi tipi, tra cui macchine di selezione, di stoccaggio, nastri trasportatori e altro.

Nella configurazione standard sono presenti una tramoggia di carico, un vaglio sgrassatore o una griglia dischi, un frantumatore (di solito un frantoio a mascelle o un mulino) e un alimentatore.

Naturalmente, le singole macchine vengono utilizzate solo quando necessario e non possono essere impiegate in applicazioni non essenziali.

Negli impianti di frantumazione degli inerti fissi, probabilmente il macchinario più importante è il frantoio.

Gli impianti di frantumazione mobili

Gli impianti di frantumazione degli inerti mobili sono più moderni degli impianti fissi e hanno rivoluzionato il settore, consentendo ad aziende e imprese di riciclare e smaltire diversi tipi di materiali in tempi ridotti.

Un impianto “mobile” è un impianto che può essere spostato all’interno di un cantiere. I frantoi, attrezzature eccezionali, servono per lo smaltimento o il riciclaggio dei materiali di costruzione.

Gli inerti sono costituiti da pietre di grandi dimensioni, che vengono inseriti nell’impianto di frantumazione.

A seconda del tipo di lavoro, esistono diversi tipi di frantoi, come i frantoi a mascelle per il riciclaggio e i frantoi a urto per la lavorazione.

I vari tipi di frantoi

I frantoi a mascelle sono i più utilizzati e servono per estrarre diversi tipi di pietra naturale e frantumarli con facilità, come se il materiale non sia resistenze alla compressione. Queste macchine sono ideali per le cave.

Questo perché il loro funzionamento si basa sul principio della frantumazione per compressione. Gli inerti vengono triturati tra la mascella fissa e quella che viene mossa dall’albero motore.

Poi ci sono i frantoi a cono, utilizzati per frantumare pietre abrasive e semidure. Dagli inerti riescono a ricavare una pezzatura cubica che rientra nei dettami stabiliti dalla norma in materia di smaltimento di questi rifiuti speciali.

È la compressione a garantire la frantumazione, che avviene nello spazio tra fodera e cono, che si apre e chiude continuamente.

Infine, i frantoi a urto, che vengono usati nei cantieri e nelle cave. Siccome penetrano la pietra in modo efficace, riescono a creare una pezzatura a norma. Calcestruzzo e cemento sono di due materiali più frantumati.

Con questo macchinario, la frantumazione avviene con potentissimi urti e colpi e non per compressione.