Maggio 6, 2024

Fisioterapia in acqua, tutti i benefici e le controindicazioni del trattamento

Fisioterapia in acqua, tutti i benefici e le controindicazioni del trattamento

Un trattamento riabilitativo efficace e non faticoso: stiamo parlando della fisioterapia in acqua (o idrokinesiterapia), sempre più praticata dai pazienti con difficoltà di locomozione. Molti medici la consigliano in seguito alla comparsa di alcune patologie a carico del sistema nervoso o a un’operazione chirurgica, per ripristinare un’ottimale coordinazione motoria.

Le indicazioni spaziano dall’impianto di una protesi all’intervento alla spalla, per arrivare alla ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio. Di seguito scopriremo tutti i punti di forza e le controindicazioni di questo protocollo terapeutico, per il quale è indispensabile il supporto di un fisioterapista e di un fisiatra.

Fisioterapia in acqua, ecco perché ricorrervi

Esistono delle ottime ragioni per sottoporsi a un ciclo di sedute di idrokinesiterapia. Il trattamento, infatti, è prescritto per molte disfunzioni dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema nervoso, specialmente in seguito a incidenti o a malori che hanno compromesso la coordinazione e le capacità motorie. Ma vediamo i motivi più importanti per cui è così efficace.

In coerenza con il principio di Archimede, stare in piscina offre l’opportunità di ridurre il peso corporeo fino al 7% del suo valore originario. Tutto ciò agevola non solo il lavoro del fisioterapista, ma anche i movimenti del paziente. La guarigione è più rapida e gli esercizi risultano meno stancanti rispetto a quelli previsti per la riabilitazione in palestra.

L’ingresso nelle vasche, inoltre, è sicuro per il paziente, che può utilizzare l’apposita scala oppure ricorrere a un sollevatore, previa imbracatura sotto stretta sorveglianza. Per maggiori informazioni sul perché affidarsi alla fisioterapia in acqua (https://www.reginaarco.it/fisioterapia-in-acqua-perche/) visita il sito di Villa Regina.

Proprietà dell’acqua applicate all’idrokinesiterapia e relativi benefici

Oltre alle leggi sulla pressione idrostatica, questo trattamento utilizza anche la resistenza del fluido a contatto con il corpo. L’attrito dell’acqua e la direzione del flusso permettono di migliorare l’attività cardio-vascolare, nonché di tonificare e rinforzare le fasce muscolari più deboli e compromesse.

Altro punto di forza della fisioterapia in piscina è la possibilità di mantenere più facilmente l’equilibrio rispetto agli esercizi fatti in palestra, quindi di svolgerli in maniera corretta ed efficace. Si possono usare anche dei piccoli attrezzi come manubri, tavole e molto altro, soprattutto nelle fasi conclusive della cura.

Fare movimento in vasca, inoltre, permette di non comprimere le articolazioni. A favorire la fluidità dei movimenti è la temperatura del liquido (preferibilmente proveniente da sorgenti termali), confortevole anche d’inverno. Valori tra i 33°C e i 34°C consentono di rilassare i tessuti in presenza di iper-tono o di blocco alle giunture.

Un ulteriore vantaggio del protocollo è la compatibilità con altre attività, all’interno di un programma riabilitativo più ampio. Quest’ultimo può prevedere sessioni di esercizi in palestra (dette “a secco” in gergo tecnico), applicazione di elettrodi (Tens), uso di ultrasuoni e correnti dinamiche, termo e tecarterapia.

Controindicazioni alla fisioterapia in piscina

Che si tratti di trattamenti individuali o di gruppo, l’idroterapia riabilitativa non è adatta a tutte le persone con difficoltà motorie. Esistono soggetti ai quali è consigliata l’astensione (di solito permanente) da tale protocollo. In questa casistica rientrano soggetti con i seguenti disturbi:

  • patologie cardiache (portatori di pacemaker in primis)
  • lesioni cutanee importanti, dovute a piaghe da decubito o a infezioni
  • congiuntivite
  • insufficienza renale grave
  • disturbi neurologici severi, come le crisi epilettiche.

A tutto ciò aggiungiamo una serie di rischi connessi a una mancata manutenzione della struttura e alla perdita dell’equilibrio, quindi a eventuali cadute dalla scala o in piscina. Anche la possibilità di trasmissione di infezioni micotiche è un aspetto da non trascurare: per questo consigliamo di scegliere cliniche autorizzate e in linea con i requisiti sanitari.

Per evitare brutte sorprese, occorre sottoporsi ad accurate visite mediche e verificare lo stato del centro di riabilitazione, prima di prendere accordi per un trattamento di fisioterapia in acqua. Solo definendo degli obiettivi realistici e premettendo una valutazione delle condizioni igieniche della struttura si potranno raggiungere risultati duraturi in tempi ragionevoli.