Maggio 9, 2024

Perché è importante strutturare un sito web ottimizzandolo per la SEO

Perché è importante strutturare un sito web ottimizzandolo per la SEO

La struttura di un sito web è fondamentale per una migliore ottimizzazione SEO perché semplifica l’esperienza utente, oltre a fornire un contributo importante in termini di indicizzazione e lettura da parte dei crawler e spider utilizzati dal motore di ricerca (Google o Bing). Insieme alla struttura, riveste un ruolo molto importante anche il menu di navigazione e l’architettura dei link interni, tutti fattori che influiscono sull’ottimizzazione SEO e su un migliore posizionamento.

Struttura di un sito web ad albero

La migliore struttura per un sito in ottica SEO è quella ad albero e gerarchica. Il cuore centrale è rappresentato dalla home page, a cui poi fanno seguito le categorie principali del portale, in base a ciò che si vuole comunicare (e dunque al proprio brand). A loro volta, le categorie principali – quelle cioè che rimangono sempre in primo piano – si suddividono in sottocategorie, con l’obiettivo di mantenere una struttura bilanciata e lineare. Infatti, non bisogna commettere l’errore di sbilanciare la struttura su una determinata area a discapito delle altre. Un’altra osservazione importante a riguardo è l’inserimento di link interconnessi tra loro, che danno modo all’utente di navigare tra le pagine del sito in maniera agevole, avendo inoltre la possibilità di tornare alla home page da qualunque posizione si trovi.

Il menu di navigazione

A determinare l’efficacia o meno della struttura di un sito per la SEO è anche l’ottimizzazione del menu di navigazione, l’area dove sono presenti le pagine e le categorie più importanti dell’intero progetto. Oltre alla home page, nel menu figurano le categorie di primo livello e le pagine chiave del sito, come ad esempio Chi siamo e Contatti. Il proprietario del portale web deve fare in modo che il menu di navigazione sia visibile per l’utente (o meglio, raggiungibile) da qualunque posizione/pagina.

Al giorno d’oggi CMS come WordPress, e i temi compatibili, hanno semplificato oltremodo la questione. Infatti, anche chi non ha conoscenze di programmazione può gestire un tema gratuito o a pagamento che dispone dello stesso menu di navigazione per tutte le pagine del sito, essendo inserito nella testata (header) del sito e modificabile direttamente dalle impostazioni del tema. Inoltre i link del menu devono avere nomi attinenti con i contenuti presenti all’interno della categoria o pagina.

La struttura dei link interni

La soluzione ideale è la creazione di una struttura piatta, con l’utilizzo di poche categorie in grado di ospitare la maggior parte del contenuto. Insieme alle categorie si segnala l’importanza dell’impiego dei tag, che permettono all’utente di navigare nel sito in maniera trasversale spostandosi di categoria in categoria attraverso articoli uniti sotto una medesima etichetta.

Un esempio: i travel blog presentano spesso la categoria Destinazioni e sottocategorie quali Italia, Europa, America, ecc; se si pubblica la descrizione di una spiaggia della Sardegna (dunque categoria Italia) di solito si utilizza il tag spiagge, il quale rimanda a tutti gli articoli relativi a spiagge presenti in categorie diverse (un esempio su tutti la Spagna, se si parla ad esempio della spiaggia di Corralejo nell’isola di Fuerteventura).

Ciascun articolo dovrebbe poi contenere un collegamento a un post correlato, di reale interesse per l’utente che può così approfondire l’argomento. Un altro strumento utile per ottimizzare la struttura dei link interni è la breadcrumb (letteralmente briciole di pane), di solito posizionata sopra il titolo dell’articolo e che mostra all’utente la posizione esatta in cui si trova in quel momento.

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