Maggio 6, 2024

Vacanze con il cane? 3 cose da tenere a mente prima di partire

Vacanze con il cane? 3 cose da tenere a mente prima di partire

Vacanze con il cane? 3 cose da tenere a mente prima di partire

Finalmente le tanto sospirate ferie sono arrivate e non vedi l’ora di goderti le vacanze con il cane? Siamo felici per te: i nostri amici a 4 zampe sono favolosi sia nella quotidianità che nei momenti speciali di relax.
Come fare però perché anche il tuo quadrupede possa godersi viaggio e soggiorno al meglio?
Abbiamo selezionato 3 consigli, derivati dalla nostra esperienza o raccolti dagli aneddoti dei clienti di Sorrisi a 4 zampe. Eccoli:

1.     Dove andare in vacanza con il cane

Ormai sempre più famiglie si muovono con il cane, quindi ogni località turistica, al mare o in montagna, d’estate come in inverno, offre pacchetti che includono anche la possibilità di ospitare un cane con la famiglia. Attenzione che questa disponibilità si traduca in azioni effettive: il campeggio è una realtà più facile da festire, meno le struttre più convenzionali. Meglio quindi controllare che nell’albergo che volete prenotare siano a disposizione:

  • due ciotoline, una per il cibo e una per l’acqua. Magari antiribaltamento;
  • una cuccetta o brandina per non far dormire in terra l’animale (e seminare pelo ovunque);
  • una lettiera con sabbia e dei sacchetti igienici.

Accanto a queste piccole attenzioni, che se non presenti vanno sicuramente considerate nel bagaglio da portare con sé, è meglio assicurarsi fin da subito di avere a disposizione il recapito di un veterinario presente nella zona e aperto o reperibile 24/7.

2.     Vacanza al mare con il cane

Una delle scelte in assoluto più gettonate per le ferie con il proprio quadrupede è un soggiorno in una località marina. In Italia come all’estero esistono decine di stabilimenti attrezzati, con la disponibilità di acqua, zone d’ombra e docce dedicate.
Quest’ultimo aspetto è da tenere in seria considerazione: il bagno in acqua per il cane è sì fonte di gioia, ma va gestito con cura da parte del proprietario. Il cane, infatti, ha una digestione più lunga della nostra, quindi è meglio aspettare un po’ prima di farlo entrare in acqua. Non si rischia niente di così pericoloso come la torsione dello stomaco, però è consigliabile ritardare l’ingresso in mare o fiume, soprattutto se lo sbalzo termico è notevole (come in inverno o con temperature dell’acqua piuttosto fredde).
Altra cosa da non sottovalutare è la doccia e la conseguente asciugatura, soprattutto se il bagno è stato fatto nell’acqua di mare. Il sottopelo del cane rimane facilmente bagnato e rende la cute più attaccabile da agenti infettivi, che causano fastidiose piodermiti. Per questo, il manto del cane va sciacquato ripetutamente con acqua dolce, per rimuovere ogni traccia di sale, e successivamente asciugato con cura.

3.     Vacanza in montagna con il cane

Se al mare gli elementi da osservare con cura sono il sole e il sale, in montagna il discorso è leggermente diverso. Teniamo sempre presente l’importanza di un’esposizione graduale ai raggi del sole e di un’adeguata idratazione per il nostro quadrupede, soprattutto nelle ore più calde della giornata: il cane ci segue ovunque ma non dobbiamo esagerare. Meglio quindi evitare sentieri impegnativi o escursioni troppo lunghe, se il cane non è adeguatamente allenato.
Il vero pericolo in montagna è però un altro: gli animali autoctoni, alla cui presenza il nostro amico non è abituato. Il rischio maggiore, in tutto l’arco alpino e appenninico, è dato dalle vipere, che da febbraio a ottobre si scaldano al sole o si nascondono negli anfratti o nel terreno. Il morso della vipera è un evento drammatico, a cui bisogna reagire tempestivamente: al cane va impedito il movimento, cercando di immobilizzare la parte colpita. Se il morso è su una zampa, va applicata una fasciatura qualche centimetro più in alto. Non serve stringere troppo: il sangue va solo rallentato, non bloccato. Mentre si procede al bendaggio, meglio già avvertire il veterinario e incamminarsi verso il soccorso più vicino.
Se il medico riesce ad intervenire in tempo, ci sono buone possibilità che il cane superi la fase acuta e si lasci questa brutta esperienza alle spalle.

Il consiglio finale è quindi di tenere il cane sempre vicino o al guinzaglio e informarsi sempre sui presidi veterinari più vicini.