Maggio 6, 2024

Firma digitale: cos’è e come funziona

Firma digitale: cos’è e come funziona

Autenticare un documento è, da sempre, una delle principali esigenze dell’uomo. Tale necessità è andata nel tempo aumentando e perfezionandosi con l’evoluzione dei sistemi di contraffazione e duplicazione dei documenti. Oggi è il sistema della firma digitale, in passato quelli dei sigilli da apporre su pergamene e documenti cartacei. Come spesso capita i miglioramenti tecnologici sono frutto dell’urgenza di difendersi dai malfattori, a volte un passo più avanti di chi difende la legalità.

Una storia, quella del bisogno di difendere l’identità, che non è prettamente recente e associata alla firma digitale, ma che ha accompagnato l’intera storia dell’uomo. Tanto che le prime tracce di questo lavoro di autenticazione lo possiamo rintracciare nell’uso dei timbri che, via via sempre più precisi, venivano utilizzati per siglare documenti e chiudere comunicazioni importanti.

Cos’è la firma digitale

L’evoluzione tecnologica ha, quindi, portato allo sviluppo della cosiddetta firma digitale. Va innanzitutto chiarito che non si tratta di un semplice modo di apporre la propria firma a un documento elettronico. Parliamo infatti di un sistema di crittografia che permette di applicare un unico e irripetibile numero binario sui documenti che si intende siglare. In questo modo la firma è unica, generata utilizzando la chiave della persona che sta firmando e che permette di identificarla in caso di controversie o autenticazione di quel documento.

Come funziona

Come anticipato il funzionamento della firma digitale si avvale di un particolare sistema di crittografia che, fondamentalmente, utilizza due tipi di chiave: una pubblica e una privata. La chiave pubblica è quella che consente di individuare la provenienza del documento firmato, mentre la chiave privata è quella che permette di proteggere quel particolare documento, di impedire di modificarlo e di consentirne il controllo solamente al suo autore.

Perché la firma digitale

Lo sviluppo della tecnologia che ha reso possibile la firma digitale si è reso necessario non solo per una questione di protezione e difesa, ma anche in una prospettiva di digitalizzazione delle comunicazioni. Oggi più che in passato molte comunicazioni, tra privati ma anche con la pubblica amministrazione, avvengono online su piattaforme dedicate o tramite mail. Firmare contratti, progetti e pratiche edilizie, ma anche per emettere fatture elettroniche o pratiche aziendali è oggi possibile farlo direttamente dal proprio PC e, in alcuni casi, anche dallo smartphone. In questo contesto è stato definito un sistema che assicurasse a quella firma: autenticità, integrità, validità.

Autenticità

Perché un documento, di qualunque tipo, possa essere considerato autentico in sede di discussione della sua originalità, è fondamentale poterne dimostrare l’autenticità. In passato si confrontava la grafia della firma, oggi si può fare molto più semplicemente, rapidamente e senza possibilità di errore, proprio sfruttando il sistema di chiavi crittografiche della firma digitale.

Integrità

Allo stesso tempo un documento firmato in maniera digitale non è più modificabile e questa è una grande garanzia per tutti i soggetti coinvolti nella redazione di quel documento. Una volta firmato si accettano le condizioni presenti e non c’è modo di cambiarle.

Tutela legale

La validità di un documento è data proprio dalla sua integrità e autenticità e questo rende gli atti siglati con la firma digitale assolutamente legittimi e regolari per la legge.

Firma digitale e PEC: quali sono le differenze

Le possibilità tecnologiche sono tante e molto diverse tra loro e spesso si rischia di fare confusione. È il caso del sistema della firma digitale e della posta elettronica certificata (PEC). I due strumenti sono molto diversi tra loro e non vanno confusi. La firma digitale è l’equivalente della firma messa a mano, con un maggior grado di sicurezza e versatilità. La PEC, invece, è una comunicazione valida dal punto di vista legale che permette di inviare documenti e allegati, come fosse una raccomandata postale.